A partire dal XIII secolo, la storia di Monterotondo si intreccia con quella delle nobili famiglie romane che ne ebbero la signoria. Gli Orsini furono tra i primi e tennero il feudo fino al 1626, quando lo vendettero ai Barberini. “Figliol dell’orsa”(Inferno, canto XIX) li chiama Dante e, infatti, nel Palazzo Comunale che fu loro residenza è raffigurato un orso che tiene nella zampa delle rose rosse. Si deve agli Orsini l’abbellimento del palazzo, soprattutto dopo il matrimonio fra Clarice Orsini e Lorenzo dei Medici detto Il Magnifico. Quando il feudo fu venduto ai Barberini, in prepotente ascesa, vennero occultati gli stemmi precedenti con le loro Api araldiche. I restauri condotti in quelle che sono le stanze affrescate del palazzo e che hanno la firma di artisti di grande valore come il fiammingo Paul Brill e il raffaellesco Girolamo Siciolante da Sermoneta hanno fatto riemergere lo stemma, in cui campeggia una bella rosa e che sembra abbia dato origine alla stella stilizzata che campeggia sullo stemma del nostro Comune. Si è quindi pensato che la rosa potesse essere l’immagine da consegnare ai vincitori del Monterotondo Film Festival, un modo per collegare passato e presente, antiche arti e nuovi modi di espressione.